Il Nero di Troia è uno dei vitigni pugliesi più importanti, dopo il Primitivo e il Negroamaro. È coltivato in tutta la Regione, anche se la zona storica si trova nel triangolo di terra che ha come vertici le città di Barletta, Cerignola e Lucera, soprattutto nel comune di Troia, da cui prende appunto il nome.
Nero di Troia, caratteristiche
Il Nero di Troia si presenta di un bel colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei quando è giovane, che tendono a scomparire con l’affinamento, lasciando il posto a riflessi granato. È un vino corposo, strutturato e dall’elevata rotondità. Al naso presenta profumi intensi e fruttati, tra le cui note domina la prugna matura.
Spesso viene assemblato anche con vitigni più morbidi, come il Montepulciano. In purezza, infatti, potrebbe sembrare un vino eccessivamente tannico e poco raffinato, ma nelle sue interpretazioni più affinate può raggiungere l’eleganza e la profondità di alcuni Baroli o Amaroni.
Nero di Troia, abbinamenti
Il Nero di Troia, essendo un vino corposo, va degustato avendo cura di aprire la bottiglia prima di essere consumato, secondo l’invecchiamento cui è stato sottoposto. Va servito in bicchieri ampi da vini rossi o baloon. La temperatura di serviziohttps://www.fiasko.it/temperatura-di-servizio-vino/ ideale va dai 18°C ai 20°C. Si presta molto bene ad accompagnare piatti a base di carne, di selvaggina, ma anche i formaggi stagionati.